Si narra che la Borgata di Rirolo fosse dimora delle masche. Un uomo, ogni volta che passava di fronte alla chiesa locale incontrava un lupo, inoffensivo, che lo seguiva per un tratto. Una sera, impietosito, gli lasciò della carne e lo benedisse: il lupo mangiò e scomparve per sempre. La settimana successiva l’uomo si recò al mercato di Caraglio per acquistare una vacca: scelta la bestia, si accinse a pagare, ma il venditore gli disse che era già stata pagata per lui da un signore che lo seguiva. Questi gli si avvicinò per ringraziarlo di averlo liberato dalla maledizione di una masca di Rirolo, che lo aveva trasformato in lupo.
CHIO DI ANE
Vicino alla frazione Armandi è possibile vedere una rupe presso cui si dice comparisse la tremenda Masca Chìo, che viveva nella sperduta località Ane. Passò tutta la vita a torturare gli abitanti di quei luoghi finché giunse anche per lei la vecchiaia. Ammalata e sfinita nel corpo e nella mente Chìo desiderava ormai solo la morte, ma questa sarebbe arrivata unicamente assieme al tocco liberatorio di una mano benevola. La figlia andò allora a chiamare la perpetua, che dopo alcune esitazioni toccò la mano a Chìo. Finalmente la Masca morì e tornò la pace in quell’angolo della valle, ma anche la Perpetua morì, qualche anno più tardi, uccisa da una terribile malattia.
FLORA E BALDUINO
Entrando in Monterosso si possono vedere, sulla collina, i resti di un’antica torre diroccata. È quel che rimane del castello di Flora, bellissima principessa di Monterosso, presa in sposa da Balduino, rude signore del castello di Pradleves. Flora rifiuta il marito e si innamora di un cavaliere, Corrado di Narbona, che staziona lì per qualche tempo. Folle di gelosia Balduino la uccide. Il fantasma di Flora compare sulla loggetta del Castello e ringrazia Balduino di averla uccisa, permettendole di ricongiungersi all’amato, caduto frattanto in battaglia. Adirato, Balduino si scaglia con la spada contro lo spirito, sfonda la balaustra e muore precipitando nel fossato.
Leggende e immagini tratte dal libro “Le chiavi del silenzio” di Simona Giordano e Cristiano Sorzana